Cappella della Madonna delle Grazie (o della Muraglia o di Scalero)

Nel settembre del 2023, grazie all’impegno di alcuni abitanti della zona di via Garibaldi (il Murè), ai contributi del Comune di Chieri (50.000 euro) e della Fondazione CRT (13.500 euro), è rinata la cappella della Madonna delle Grazie, detta anche della Muraglia o di Scalero, situata lungo via Madonna della Scala, una traversa di via Garibaldi. L’avvenimento merita essere sottolineato perché ha significato il recupero di un edificio religioso dalla storia molto importante.

Foto interno cappella, con dettaglio dell’altare.

Tutto iniziò con una Madonna col Bambino dipinta sulla “muraglia”, cioè sul muro di cinta dei beni del conte Gabaleone di Salmour: un’immagine davanti alla quale in varie circostanze dell’anno la gente del posto si radunava per pregare. Attorno al Settecento qualcuno ebbe l’idea di costruirle attorno una cappella. La relazione della visita pastorale di mons. Costa di Arignano, del 1782, così la descrive: «All’interno delle mura di questa città, nel distretto della parrocchia di San Giorgio, aderente alle case dell’ill.mo signor conte di Gabaleone Salmour, e tuttavia in un’area pubblica, si trova questa cappella sulle cui pareti è dipinta una antica immagine della Beata Maria Vergine che reca in braccio il Bambino Gesù».

Foto esterno cappella, facciata e campanile.

Il parroco di San Giorgio nominava un cappellano che celebrava la Messa la domenica e negli altri giorni festivi. Ogni due anni venivano eletti due massari che raccoglievano le offerte per la cappella e le amministravano. Circa cinquant’anni dopo, la visita pastorale di mons. Fransoni (1837) descrive una situazione in parte mutata: non c’è più l’immagine della Vergine col Bambino dipinta sul muro ma «l’immagine titolare… è un quadro dipinto inserito nella parete»: evidentemente al vecchio dipinto, probabilmente ormai sbiadito, i devoti avevano preferito qualcosa di più moderno e in migliori condizioni. La Messa si celebrava più spesso e nelle ore mattutine (cioè, prima che la gente andasse nei campi) si impartiva la benedizione eucaristica. Il 7 ottobre 1809 venne concessa la facoltà di erigere la Via Crucis. Nel 1841 la cappella venne dotata di una sacrestia e di un nuovo campanile dalla caratteristica forma triangolare.

Grazie alla celebrazione di tridui e novene, la cappella di Scalero diventò un punto di riferimento in occasione delle frequenti avversità atmosferiche (siccità o alluvioni). Non solo. Qui la gente veniva ad implorare guarigioni e favori, come si evince anche dai numerosi ex voto appesi alle pareti. Durante le ricorrenti guerre i soldati in partenza per il fronte passavano da qui per chiedere l’assistenza della Vergine e vi ritornavano a guerra finita a ringraziare per il ritorno.

Ogni anno all’inizio di settembre, dopo la festa della Madonna delle Grazie celebrata in Duomo, anche qui si faceva una festa che con il tempo crebbe di importanza: durava più giorni ed attirava gente da tutta la città.

Per Carreum Potentia, Antonio Mignozzetti

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