Castello di Arignano – Castello dei Costa di Arignano

Castello di Arignano

Gli studi confermano l’esistenza di un castello di dimensioni ragguardevoli fin dall’ XI secolo. Infatti il castrum è citato in un atto di cessione al capitolo del Duomo di Torino nel 1047, firmato da Enrico III. Negli ultimi dieci anni del Duecento il castello venne sottoposto ad un primo ampliamento, grazie all’intervento di Chieri in cambio della fedeltà del feudo. Nel XIV secolo le milizie di Facino Cane assaltarono e danneggiarono la costruzione, che richiese un nuovo intervento di restauro; con l’occasione si intese procedere ad opere di ingrandimento e rafforzamento, rimaste tuttavia sulla carta perché troppo ambiziose e costose.

Gli interventi di ampliamento effettuati nel Duecento, se da un lato cancellarono le tracce del precedente edificio fortificato, da un altro realizzarono dei volumi parzialmente leggibili ancora oggi. Il progetto prevedeva la costituzione di una bassa cortina a difesa della sommità del colle, con terrapieno e fossato; un palazzo con annesso un dongione di fattura massiccia; un mastio di pianta quadrata ad uso abitativo. Proprio quest’ultimo elemento insieme al dongione è ancora distinguibile chiaramente. L’edificio in laterizio presenta delle decorazioni, frutto di interventi ricostruttivi, ad archetti pensili, ed è coronato da merlatura. Le opere successive alla distruzione parziale compiuta dalle truppe di Facino Cane furono rivolte ad un maggior rafforzamento delle cortine, spezzate da torri quadrate, di cui tre in posizione angolare. Come si è detto non tutto il progetto venne realizzato, ma soltanto la parte aderente al dongione e al palazzo, come si nota ancora. Nell’Ottocento, le aperture vennero ampliate e uniformate nel disegno a quelle della residenza signorile costruita a ridosso del castello dalla famiglia Costa, con l’inevitabile cancellazione di parti dell’antico complesso trecentesco.
Il castello è attualmente proprietà privata ed è adibito a residenza.

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Castello dei Costa di Arignano

A nord del castello superiore in un vasto avallamento, sorge il castello inferiore considerato l’ unico palazzo di puro stile rinascimentale del Piemonte e forse dell’ intera Italia del Nord, conservato integro nella sua costruzione originale.

L’area di pertinenza signorile del borgo di Arignano presenta tali stratificazioni e moltiplicazioni di strutture residenziali da rappresentare uno dei più chiari esempi dei cambiamenti indotti dal rinnovarsi di gusti ed esigenze di comfort abitativo tra basso medioevo e piena età modema.
L’edificio più antico è il castrum passato progressivamente sotto il controllo del comune di Chieri a partire dal 1231 (GABOTTO, 1918) e il cui nucleo originario risale ad anni precedenti il 1847 SETTIA, 1976), Esso, dopo i danni patiti dalle truppe di Facino Cane nel 1396 e un parziale intervento di ristrutturazione (DE BERNARDI, 1968), andò incontro a un progressivo degrado, finchè la famiglia Costa, che aveva acquisito il luogo nel 1407, diede il via alla costruzione, in data ignota ma entro il cadere del secolo, di un nuovo castello (BONARDI, 1992).
Nel 1562, un consegnamento delle proprietà di Giovanni Costa menziona tuttavia l’esistenza di un ulteriore palazzo, a quanto risulta edificato in anni immediatamente precedenti (ibid). Si tratta con ogni evidenza dell’edificio tuttora conservato – per quanto pesantemente rimaneggiato – a est del castello originario, la cui costruzione sembrerebbe riconducibile a una rinnovata esigenza di spazi residenziali determinata da un comune fenomeno di ramificazione familiare.
Man mano che le strutture residenziali a disposizione della famiglia Costa aumentavano in numero e volumetria, si assisteva alla progressiva retrocessione funzionale del castello originario.
Nel 1615, un nuovo consegnamento colloca nei suoi ambienti il fienile, le stalle e le scuderie (ibid): è l’ultimo atto di una trasformazione secolare che alla fine del XIX secolo sarà ribadita dall’edificazione, a ridosso del fianco orientale, delle rimesse neogotiche.

Il complesso corrisponde al castello fatto realizzare dai Costa in seguito all’acquisizione del luogo di Arignano e al definitivo abbandono di qualunque progetto di ammodernamento del vecchio castrum chierese.
Si tratta di un vasto edificio omogeneo, composto da tre maniche residenziali – cui, in seguito, fu aggiunta, a nord, la quarta- organizzate attorno a una corte quadrangolare e concluse all’esterno, sugli spigoli, da torri cilindriche di dimensioni contenute. Nell’insieme, il complesso richiama effettivamente modelli del Quattrocento maturo (BONARDI, 1988), che declinarono in chiave “rurale” e residenziale – aggiungendo cioè sistemi di ambienti e stanze d’abitazione addossati alle cortine perimetrali, che in questo caso trovarono nelle finestre a croce inserite successivamente elementi di ulteriore qualificazione formale-le innovazioni compositive diffuse in area subalpina (soprattutto entro i confini dei domini sabaudi) dopo la costruzione del castello di Ivrea nel 1357 (LONGHI, Architettura, 2003). Con ogni evidenza, ci troviamo dunque di fronte a un palazzo in forma di castello, dove le funzioni residenziali risultano preponderanti e quelle militari, in buona sostanza riassunte dalle quattro torri di spigolo, più evocative dello status nobiliare dei proprietari che realmente efficaci.

L’edificio è stato recentemente trasformato in un complesso residenziale.

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