I NOMI PROPRI DI PERSONA NELLA CHIERI MEDIOEVALE

Sono molti gli aspetti della società medioevale, chierese e no, che ci colpiscono per la loro singolarità rispetto all’oggi. Uno di questi sono i nomi di battesimo, all’insegna  dell’originalità e della fantasia, che possiamo leggere nei documenti dell’epoca.  Non intendiamo ricercarne l’origine e il significato (incombenza molto impegnativa, che lasciamo ad altri), ma solo offrirne un florilegio. In grassetto i nomi che nei documenti abbiamo incontrato con maggiore frequenza.

Una minoranza di tali nomi, che si rifanno a personaggi della storia civile e religiosa, sono uguali a quelli in uso oggi:  Marco, Giacomo, Pietro, Ottone, Ruffino, Guglielmo,  Tommaso, Riccardo, Guiberto, Ponzio, Martino, Corrado, Bertoldo,  Rolando, Oberto, Folco, Antonio, Giovanni, Michele, Ludovico, Domenico, Stefano, Tommaso, Giorgio, Bastiano, Benedetto, Baldassarre, Gabriele, Biagio;   Agnese, Berta, Clara, Elena, Margherita, Caterina, Bartolomea, Antonia, Beatrice, Ginevra, Mattea, Domenica,  Caterina (o Catelina), Lorenza, Isabella, Sofia, Lucia, Elena, Romea, Basilissa, Alessia.

A proposito dei nomi femminili, colpisce, nella Chieri medioevale (non sappiamo se anche nel resto del Piemonte) la quasi totale assenza del nome Maria (nella nostra non sistematica ricerca non lo abbiamo mai incontrato nei documenti del Due e Trecento, e solo quattro volte in quelli del Quattrocento), che altrove, ad esempio a Firenze,  in quello stesso periodo era uno dei più ricorrenti. Un fenomeno forse dovuto ad una forma di rispetto verso la Madre di Dio, come quello che ancor oggi ci trattiene dall’uso del nome di Gesù (con l’eccezione della  Spagna).

Molto più numerosi sono i nomi medievali oggi in disuso: nomi forse introdotti nel Nord Italia al tempo delle invasioni barbariche, o semplicemente frutto della fantasia:  Cargnano,  Pigano,  Merlo , Oberto, Manfredo, Parisio, Garillo, Ariberto, Melano, Careto,  Morello, Vercello, Miroglio, Aremberto, Albrico, Rainero, Bono, Ghislaberto, Facio, Negro, Melan, Ruffo, Peroto,  Bonardo,  Uberto, Bidollio, Aliner,  Sismondo, Melano, Suriano, Alegnano,  Vuillermo, Gribaldo, Facio, Oddo,  Maglano, Bove, Megoleto, Paiano, Parisio,  Valperto, Girardo, Mallano, Catalano, Guyno, Beamonte, Catelano,  Nubaldo, Eustazio, Oldrado. E fra le donne:  Ermensa, Donnacara, Alasia, Donnafrisia, Taciana, Donnasica, Imelda, Splandia, Mathelda, Sismonda, Rufina, Vegnia, Marsilia, Sibilla, Billia, Violanda, Oliva, Linoria, Alena, Simonda, Arassia, Soria, Belide, Sussana, Pola, Genia, Bona, Linoria, Loreta,  Leona.

Caratteristico è l’uso delle alterazioni diminutiva, vezzeggiativa e accrescitiva dei nomi: ma non, come oggi, nel solo linguaggio colloquiale, bensì come nomi propri, che compaiono anche nei documenti ufficiali.

Fra i diminutivi abbiamo trovato: Bergondino, Centorino, Peronino, Baratino, Audino, Giacobino, Vercellino,  Obertino, Giovannino,  Pellerino,  Isedino,  Simondino,  Signorino, Bertino, Barellino,  Bertolino, Lazzarino, Sarazino, Comino, Andino, Facino, Lazzarino, Franceschino.  Ancora più frequenti sono i nomi di donna in versione diminutiva:  Allasina,  Giovannina, Agnesina, Antonina, Guglielmina, Beatricina,  Clarina, Biagina,  Giacomina (o Giacobina), Andreina, Franceschina, Romanina, Carlina, Bernardina, Battistina,  Alasina, Camondina,  Mateldina, Gasparina, Fiorina, Billina, Bertolina, Aydrina, Berturina, Montarzina, Almellina,  Vercellina, Matodina, Damisina, Bertellina,  Bertina,  Nicolina.

Fra i  vezzeggiativi: Guglielmetto, Oddonetto, Ubertetto, Giordanetto, Raimondetto, Peronetto, Mochetto, Miletto, Nicoletto, Enrichetto, Marchetto, Antonietto, Giachetto, Obertetto, Ivanello, Giacomello,  Moneto,  Micheletto. Fra le donne: Ansulita, Alisetta,  Enrichetta,  Rufinetta,  Andreetta,  Genoetta, Leonetta , Billieta, Richetta, Caretta, Bianchetta, Brieta, Racheta, Cigneta.

Fra gli  accrescitivi, abbiamo incontrato Arenzone, Guidotto, Enriono, Tione, Rognone, Milone,  Albertone, Faciotto, Fazono, Giovannone, Andreone, Perinotto, Abellone, Tommasone, Giacomone,  Bodone, Nicolone, Giacomone. Rari, per ovvie ragioni, gli accrescitivi di nomi femminili:  Bandiota, Belliota.

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