Evento promosso dall’ODV Carreum Potentia
Una nuova visione della pittura a Chieri fra Tre e primo Cinquecento. Molti sono gli aspetti ancora inediti del contesto artistico chierese che meritano di essere divulgati. Con lo scadere del Trecento e la prima metà del Quattrocento, si apre per Chieri un periodo particolarmente florido dal punto di vista economico e artistico. È l’epoca in cui si conservano le maggiori testimonianze pittoriche, come i bellissimi, pur se rovinatissimi, affreschi della cappella Villa in San Domenico o gli affreschi della cappella Gallieri nella Collegiata; è anche l’epoca del più conosciuto Guglielmetto Fantini, nipote di un pittore finora ancora noto solo tramite documenti ma a cui è oggi possibile associare alcune opere d’arte. Sarà nel Quattrocento che arriveranno in città anche pittori e scultori fiamminghi, ed opereranno anche artisti di primo livello quali Antoine de Lonhy e Giovanni Martino Spanzotti. Una ricchezza artistica che connoterà il contesto chierese.
Un incontro con Simone Bonicatto. Laureato in storia dell’Arte presso l’Università di Torino, dal dicembre 2019 è dottorando presso l’Università di Ginevra con una tesi relativa alla pittura a Chieri tra XIV e XV secolo. Ha partecipato all’organizzazione della mostra “Antoine de Lonhy: un artista europeo nel Rinascimento piemontese” tenutasi al Museo Diocesano di Susa a Palazzo Madama di Torino da luglio 2021 a gennaio 2022.